Attività di follow-up CPIA Caltanissetta-Enna, relazione di Daniele.
Attraverso la partecipazione al progetto EDA’n’EDA e in particolare al corso “Digital tools for students with special needs”, sono stati approfonditi molti aspetti legati all’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’arteterapia nei pazienti con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. Molti alunni frequentanti il CPIA, manifestano spesso uno svantaggio sociale, culturale ed economico e non solo coloro i quali provengono da paesi non europei. Tra le tantissime esperienze offerte dal corso e dai responsabili dell’associazione Centro Atlas Onlus è possibile menzionare l’editing in tempo reale per utilizzare il video come un vero e proprio strumento di feedback; il disegno speculare progressivo; l’interazione basata sull’uso di interfacce che rilevano i movimenti, i gesti e la voce dell’osservatore; lo storytelling digitale che unisce l’arte di raccontare storie con una varietà di contenuti multimediali; il dipingere con lo stile dell’artista Mondrian e l’elaborazione di immagini e video per creare un puzzle.
Tutti i momenti sopra descritti, sono stati utili per la definizione del progetto di follow-up, presentato in fase di candidatura, in quanto le tecnologie digitali rappresentano senza dubbio un nuovo strumento per una didattica interattiva, capace di coinvolgere i discenti in maniera più incisiva. Oggi l’era della multimedialità rappresenta infatti il vantaggio di sviluppare nuove conoscenze e competenze non solo all’interno della scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Le azioni strategiche di follow-up messe in atto, in seguito alla pianificazione effettuata e alla partecipazione alla mobilità, sono le seguenti:
1. Presentazione del progetto ai docenti e ai discenti del CPIA in modo da condividerlo con tutti;
2. Visione di siti Internet, app, blog e pagine Facebook da cui poter prendere spunto;
3. Ricerca di link utili per usufruire di materiale didattico;
4. Visite didattiche nei luoghi di studio (edifici fisici: aule scolastiche, segreteria scolastica, ambienti) e sul territorio per raccogliere il materiale scolastico e quello fotografico-documentaristico necessario alla realizzazione del prodotto digitale;
5. Raccolta e catalogazione dei materiali creati;
6. Realizzazione dello strumento digitale e di attività multimediali per la raccolta di altri materiali da far confluire nello strumento digitale: sito web, app e pagina Facebook;
7. Pubblicazione e aggiornamento continuo dei materiali prodotti.
Le attività del progetto hanno contribuito a far sviluppare agli alunni adeguate competenze digitali, consentendo loro di sviluppare autonomia nella fruizione delle risorse didattiche e di vivere attivamente la propria cittadinanza.
L’obiettivo didattico ha coinvolto aspetti interdisciplinari quali l’educazione alla cittadinanza, la storia, la geografia, la comprensione della lingua italiana anche attraverso l’utilizzo di dipositivi digitali. In un contesto multietnico quale quello del CPIA, l’introduzione di tali attività e le metodologie didattiche che sono state messe in atto, sono ottime nel medio-lungo termine che possono essere riproposte da altri colleghi e costituire così delle buone pratiche da seguire, anche per i docenti di nuova nomina, in quanto costituiscono un importante repository di quanto svolto per la progettazione dei futuri percorsi didattici.
I contenuti didattici prodotti riguardano la creazione di piattaforme, app e siti web che offrono l’opportunità a tutti i gruppi di livello di descrivere i propri ambienti di studio e del territorio, di disporre del materiale informatico da cui poter studiare e di descrivere in chiave orientativa l’organizzazione del CPIA (pre-iscrizioni, presa in carico, formalizzazione del patto formativo individuale, ecc.)