Attività di follow-up CPIA Firenze, relazione di Francesco

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Attività di follow-up CPIA Firenze, relazione di Francesco.

Ho approfondito il Digital Storytelling che è utile per migliorare le competenze digitali in modo creativo e accattivante. Le storie digitali possono invogliare persone svantaggiate e poco consapevoli dell’utilità delle nuove tecnologie a realizzare video, a diventare produttori di storie digitali. Le persone possono usare video per scrivere storie personali o anche semplicemente per esprimere punti di vista. Il Digitai Storytelling è in pratica una narrazione lunga da uno a cinque minuti, una storia presentata attraverso la visione di una persona. Il DST usa immagini, non solo video ma anche foto e disegni. Importante è il ruolo della voce narrante la storia. L’obiettivo è condividere una storia con altre persone per comunicare un messaggio. Molti i vantaggi del DST: la voce che guida le storie, il carattere personale della storia, l’autoriflessione, il fatto che la storia sia terapeutica, la brevità e il potere di restare nella memoria, la versatilità e l’applicabilità a ogni argomento ed esperienza umana.

Gli esempi, forniti durante la settimana a Bruxelles, sono stati chiaramente utili per far conoscere agli studenti questa modalità di utilizzo delle risorse digitali, per invogliarli a prendere spunto da ciò che avevano visto come spettatori e a diventare protagonisti e creatori di una narrazione.

Abbiamo realizzato attività per coinvolgere adulti svantaggiati, usando gli strumenti digitali per farli parlare delle proprie storie personali, oppure, visto che non sempre hanno voglia di parlare dei loro vissuti, per farli parlare di altre cose, per esempio dei loro paesi, di cosa sentono la mancanza dopo il loro arrivo in Italia. Abbiamo usato le ore di potenziamento per far conoscere le potenzialità del digital storytelling. Gli studenti hanno proposto storie e hanno cercato di usare la tecnologia per renderle storie digitali. Le storie sono ancora molto brevi e semplici ma è l’inizio di un percorso. L’anno successivo potremmo riprendere le attività in modo più strutturato e coinvolgendo altri docenti ed altre discipline. Gli studenti comunque useranno probabilmente le tecniche apprese al momento dell’esame. Lo storytelling dovrebbe diventare un metodo per presentare i loro lavori e le loro tesine.

Credo che le attività apprese a Bruxelles abbiano avuto una ricaduta positiva, abbiano generato partecipazione tra gli studenti e arricchito le conoscenze e le competenze del CPIA. Il digitai storytelling favorisce l’apprendimento attivo e autentico. Questa metodologia potrebbe essere riproposta e si può adattare in modo trasversale a qualsiasi disciplina oltre che a differenti tipi di studenti. Importante è riflettere in modo costante sui metodi, analizzando gli aspetti forti e gli aspetti deboli delle pratiche apprese, e pensare a come migliorarle.