Attività di follow-up del CPIA 2 Napoli, la relazione di Lucia.
La partecipazione al progetto EDA’n’EDA “Easy design” mi ha permesso di approfondire l’aspetto che riguarda le innovazioni tecnologiche che stanno determinando una rapida evoluzione del nostro modo di vivere, di comunicare e di acquisire informazioni.
Il corso strutturato di “Easy Design” si è tenuto presso la scuola “SMSI di Rovigno”. Il percorso formativo si è articolato partendo dalle nozioni di base della grafica (Formati immagine/Grafica raster-Grafica vettoriale), si è svolto con attività di laboratorio e la spiegazione dell’utilizzo di applicazioni quali CANVA, PIXLRL e WordPress. Le esperienze, nell’ambito dei progetti di mobilità EDA’N’EDA/ Erasmus + per docenti, svolte a luglio 2022 a Rovigno, sono state interessanti e gratificanti, sia da un punto di vista professionale che da un punto di vista umano, consentendomi di approfondire delle competenze digitali, e non solo, in un contesto internazionale molto stimolante. Nonché la possibilità di conoscere nuovi strumenti digitali e l’uso degli stessi in contesti didattici.
In rispondenza al progetto di follow-up, presentato in fase di candidatura, il corso ha offerto una panoramica di diversi software che consentono di realizzare filmati e siti. Avevo espresso l’attesa di essere formata su software che permettessero di innovare, attraverso un nuovo approccio all’insegnamento l’apprendimento dello studente, ripensando il lavoro in classe in un modo nuovo.
Per digital design si intende è la progettazione grafica dei contenuti in ambiente web: siti, app, social media. Ogni elemento deve essere realizzato in modo da essere intuitivo, attraente e facile da utilizzare, ed è questo l’argomento che ho sviluppato. La mia aspettativa di considerare l’impiego di software che facilitassero la comunicazione di contenuti durante le lezioni è stata attesa. Promuovere un prodotto può coincidere con il promuovere i contenuti di una lezione. Il digital design combina abilità creative, tecniche e informatiche per dare vita a grafiche, animazioni e nel mio caso ho utilizzato Canva per la scrittura di volantini, ma riguarda anche la comunicazione sui social media; questa attività non è stata ancora messa in atto, in ragione del fatto che esistono limitazioni all’uso di queste tecnologie nelle carceri.
Il mio lavoro di docente si svolge in carcere, progettare attività curricolari condivise con docenti colleghi e corsisti con inusitate, per il luogo di svolgimento, potrebbe essere molto coinvolgente per chi è impegnato nel percorso didattico o di progetto. La condivisione del prodotto finale, a conclusione dell’esperienza, viene considerata parte della valutazione. Le foto riprendono alcuni dei momenti del corso svolto a Rovigno.
L’attività di formazione è stata l’occasione per un confronto dinamico e costruttivo, per poter scambiare stimoli, per ripensare e riprogettare le attività didattiche. Il corso, oltre ad offrire una panoramica di diversi software utili alla realizzazione di filmati, brochure, manifesti, documenti e siti, ci ha consentito di conoscere nuovi colleghi con cui scambiare riflessioni ed impressioni, finalmente, in un contesto piacevole e ricco di stimoli.
“Riguardo all’alfabetizzazione digitale relativa ai discenti si tratta di capire, quali siano gli stili di apprendimento dei giovani utilizzatori di linguaggi multimediali e quale la volontà
comunicativa e di socializzazione dei medesimi durante l’esplorazione e l’attraversamento di territori virtuali con finalità didattiche. Se per i docenti, infatti, è fondamentale risintonizzarsi con le intenzionalità comunicative, le modalità relazionali e le esigenze formative dei discenti, ciò non può prescindere dalla comprensione dell’approccio fluido e flessibile ai contenuti della conoscenza che le generazioni di nativi digitali, in quanto tali, adottano naturalmente.” (Romanazzi e Farina, 2021).
È importante comprendere, in veste di educatori e insegnanti, quali siano le forme di comunicazione adottate dalle nuove generazioni e quali le dinamiche relazionali docente-discente in atto, durante l’utilizzo di piattaforme digitali. Questo impegno gravoso resta imprescindibile per qualsiasi corpo docente appartenente a qualsiasi livello di istruzione scolastica.
Soltanto a lungo termine, l’introduzione dell’uso delle tecnologie apprese potrebbe essere di aiuto, quale strumento di arricchimento delle competenze informatiche e, le tecnologie apprese, possono diventare un ulteriore potente mezzo con il quale esprimersi e comunicare in modo nuovo, coinvolgente, partecipativo.
Penso all’utilizzo di software quali Canva. Ma il termine non può essere che lungo poiché il percorso che porta all’utilizzo di linee per la navigazione nel web, in prigione è ancora vietato, anche se molti sforzi si stanno facendo per l’utilizzo sicuro di esse. Decisioni a riguardo con ricadute positive non mi troveranno impreparata nell’affrontare un progetto, che ha come obiettivo: “fornire una educazione di qualità equa ed inclusiva”.