Ne abbiamo parlato lo scorso anno e lo ripetiamo a distanza di 12 mesi: in termini di compentenze digitali dove stiamo andando? Il mercato del lavoro è sempre più orientato ad acquisire figure professionali che abbiano già “digital skills“. Il Report – pubblicato nel Novembre 2020 dal World Economic Forum – evidenzia come entro il 2025, tra le prime tre competenze maggiormente richieste ci sono:
- Pensiero critico e analisi;
- Risoluzione dei problemi;
- Autogestione.
Professioni che si perdono e nuove altre che emergono, grazie ( o no) allo sviluppo di nuove tecnologie e strumenti digitali che stanno orientando le aziende verso nuove rotte. Che possa piacere o meno, occorre un maggiore all’allineamento dell’Italia.
Secondo l’analisi – condotta dal Progetto Excel di Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne , nel 2021- le competenze digitali di base sono richieste per 3 assunzioni su 5.
Il problema sorge – secondo un articolo pubblicato su IlSole24Ore, il 4 Marzo 2022 – per la questione del mismatch (disallineamento), ossia la difficoltà per le imprese di reperire sul mercato le figure che abbiano le competenze necessarie. In base a quanto si evince dalla notizia “per le competenze digitali di base la difficoltà di reperimento è pari al 34,9% , per le capacità matematico-informatiche la difficoltà nella ricerca per le competenze di base è al 36% mentre per le competenze 4.0 la difficoltà per lo standard minimo è al dal 37%“.
Non si può (quasi) più prescindere dall’idea di avere competenze basi, se si vuole rimanere allineati (o almeno provare) con le emergenti e necessarie richieste del mondo del lavoro.